Il nostro è un bilancio di Pace

Il nostro è un bilancio di Pace. Più di due milioni di euro, un elenco straripante di voci che danno vita a questo bilancio, progetti in tutti i campi e in tutto il mondo che coinvolgono innumerevoli persone di qua e di là dell’Equatore. Zero. Niente. Nulla. Senza il sorriso di ogni nostro beneficiario niente avrebbe senso. L’altra sera, ascoltando il nostro Primo Ministro che affermava che la pace non si fa con le parole, ma facendo le cose, mi sono venuti i capelli bianchi… Perché il suo fare le cose era riferito al mandare in giro per il mondo (a nostre spese) militari a difendere con le armi gli interessi dell’Italia (e anche qui ho dei dubbi sugli interessi collettivi o di alcuni).

Noi la Pace la costruiamo ogni giorno e tutti i giorni: per noi Pace è quando anche gli ultimi sulla Terra ti sorridono perché possono aspirare a un futuro. Noi siamo la Pace da quando abbiamo messo alla nostra tavola i fratelli che bussano alla nostra porta. Noi possiamo parlare di Pace perché abbiamo imparato la parola condivisione e l’abbiamo messa in pratica.

Se volete capire la Pace, lo dico a coloro che si fermano all’antico detto “se vuoi la pace, prepara la guerra”, andate a parlare con coloro che la Pace la praticano veramente, venite a parlare con ognuno di noi. Se volete parlare di Pace, lo dico a coloro che affermano “lasciamo fare ai potenti queste cose”, venite nei nostri uffici dove troverete i nostri impiegati che impiegati non sono, perché ognuno di loro e tutti quanti loro quando entrano per quella porta portano con sé la loro umanità, e quando escono da quella porta si portano nel cuore e, molto spesso, a casa le gioie e le difficoltà di lavorare con e per le persone. Troverete nelle due sedi in Uganda giovani espatriati che hanno nei loro già enormi curriculum solo esperienze di pace e solidarietà; chiedetelo ai nostri staff che condividono le loro storie con  chi ha più bisogno di loro e aiutano veramente gli altri a casa loro, perché hanno compreso che il mondo si migliora già partendo da oggi. Se volete parlare di Pace, lo dico a coloro  che credono che la Pace sia irrealizzabile, parlate con ciascuno dei nostri volontari, qui e nel mondo, con ciascuno di voi, che ogni momento libero lo dedicano all’altro , vicino e lontano. Se volete parlare di Pace chiedetelo ai nostri partner che, come noi, credono che si possa cambiare il mondo già adesso.

La Pace si fa condividendo sogni e progetti, la Pace si fa guardando negli occhi la signora che ti prepara la torta per il mercatino e il bambino che porti in ospedale in Uganda… La Pace si fa qui, tutti i giorni e ogni giorno: non si può lasciare passare un giorno senza un’azione di Pace, ci sarebbe uno spiraglio per fare passare la parola guerra. E quindi anche i numeri devono parlare e avere il sapore della Pace, e di Pace parlano i nostri numeri: il nostro è un bilancio di Pace.

Daniele De Dea – Presidente dell’Associazione Gruppi “Insieme si può…” onlus ONG