L’Afghanistan secondo Selay Ghaffar

Selay, una domanda che ti fanno in molti: qual è la reale situazione di oggi in Afghanistan?

L’Afghanistan è ancora oggi il posto peggiore al mondo per essere una donna ed è considerato il Paese meno sicuro in assoluto, ancor meno sicuro della Siria. La popolazione del mio Paese è stremata, vittima di 40 anni di guerre e invasioni di potenze straniere – l’ultima è quella in corso dal 2001 degli Stati Uniti e i loro alleati della Nato – e dell’oppressione di fondamentalisti armati e arricchiti da chi – dall’esterno – si sfida sul suolo del nostro Paese.

Il processo di pace di cui si sente parlare oggi è in mano agli Stati Uniti e ai Talebani: si capisce subito che si tratta di un accordo folle, proprio tra coloro i quali sono responsabili della devastazione in cui si trova il nostro Paese e di centinaia di migliaia di profughi fuggiti in Europa.

 

Quali aiuti efficaci si possono garantire alle donne, ai bambini, alle vittime di guerra?

840 miliardi di dollari sono arrivati in Afghanistan negli ultimi 18 anni per la ricostruzione del Paese, anche attraverso le grandi ONG o le agenzie delle Nazioni Unite. Che fine hanno fatto? Si sono persi in corruzione arricchendo i pochi al potere, i signori della guerra. Oppure sono stati vanificati in progetti calati dall’alto di cui non resta nulla.

Noi chiediamo che vengano sostenuti i progetti delle associazioni che davvero hanno a cuore la gente dell’Afghanistan, come “Insieme si può…” e Cisda, che sono al nostro fianco da anni: progettano partendo dai bisogni reali della gente, al fianco di movimenti di donne e uomini afghani che hanno il coraggio di impegnarsi ogni giorno per un futuro di pace, diritti e giustizia nel loro Paese.

 

Che accoglienza ricevi e che cosa porti con te di Belluno?

Qui ho impressioni tanto positive: dovunque ricevo sostegno e solidarietà alla causa della gente dell’Afghanistan. Qui ci sono persone straordinarie, amici che sono al nostro fianco da sempre. A Belluno mi sento a casa.

 

SOSTIENI I NOSTRI PROGETTI IN AFGHANISTAN

 

ISTRUZIONE È FUTURO
L’alfabetizzazione, alla base di ogni processo di riconoscimento e dignità sociale. In Afghanistan è un diritto garantito solo al 25% delle donne. Fin dal 2015 sosteniamo corsi di alfabetizzazione per 200 bambine, ragazze e donne della provincia del Nangahar, un’area poverissima e molto arretrata nell’Est del Paese.

UNA CLINICA, UN FUTURO
Nella piccola comunità nell’est dell’Afghanistan,la situazione sanitaria è disastrosa. I tassi di mortalità materna ed infantile sono tra i più alti al mondo: un bambino su dieci muore prima di raggiungere i cinque anni. Stiamo costruendo una clinica che è stimato sarà utilizzata da 100-120 persone al giorno, soprattutto donne.

UN CAMPO DI ZAFFERANO
Per una donna in Afghanistan l’educazione, una professione o l’autonomia economica rimangono un miraggio anche una vita intera. Grazie alla coltivazione di un campo di zafferano, 12 donne, e le rispettive famiglie, possono garantirsi uno stipendio minimo e la prospettiva nell’arco di 5 anni di essere autosufficienti.

 

Dona tramite bonifico, con causale “Nome del progetto scelto”:

  • Conto Corrente Postale: 13737325
  • Conto Corrente Bancario: UNICREDIT BANCA IT 16 K 02008 11910 000017613555
  • Conto Corrente Bancario: CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI CORTINA D’AMPEZZO E DELLE DOLOMITI IT 23 A 08511 61240 00000 0023078

Oppure tramite carta di credito o Paypal direttamente online, causale “Nome del progetto scelto