Donare luce e speranza ad Aleppo

Gli effetti della guerra in corso in Ucraina sono, purtroppo, devastanti in molti Paesi del Mondo già provati dalla miseria e dalle guerre. Tra questi non fa purtroppo eccezione la Siria, segnata da un conflitto che prosegue, cruento e inarrestabile, da ormai 11 anni.

Ad impegnarsi sul campo, anche grazie al sostegno di “Insieme si può…”, è Padre Ibrahim, missionario francescano originario di Aleppo che dedica la sua vita a dare sollievo e assistenza al suo popolo colpito dal conflitto. Se prima dell’inizio dell’invasione russa in Ucraina si contavano già circa 13,4 milioni di persone in grave necessità di aiuto umanitario, nelle ultime settimane la situazione si è aggravata ulteriormente anche a causa dell’aumento spropositato dei prezzi del cibo. Racconta infatti Padre Ibrahim che in Siria si sta registrando in queste settimane “un deterioramento severo delle condizioni di vita, che continua a lasciare le sue ombre sulla vita di ogni persona che vive ad Aleppo. Un freddo estremo senza nessuna possibilità di riscaldarsi, una fame dovuta all’inflazione e all’aumento di prezzi, specialmente degli alimentari. La nostra è una vita nel buio, abbiamo nella città due ore di elettricità al giorno che non bastano per far arrivare l’acqua nelle abitazioni… Per noi è stato quasi impossibile per giorni e giorni fare la doccia, pulire i panni e risciacquarli e stirare i vestiti. Con la guerra in Ucraina si aprono di nuovo le nostre ferite, e le lacrime tornano agli occhi, perché in Ucraina si ripete il dramma del male nel mondo, si crea un focolaio nuovo, come da noi, per la sofferenza e la morte. Seguiamo con dolore il processo nero della guerra mentre stiamo vivendo il nostro processo, di morte lenta, molto lenta… Alcuni giorni prima dell’inizio della guerra, la farina era già scomparsa dal mercato di Aleppo. Con il suo inizio, un salto severo ed improvviso di aumento di prezzi degli alimentari ha lanciato l’uomo già battuto sulla via della morte, un ulteriore deterioramento con il quale non si può più parlare di una vita degna della persona umana.”

Per accendere una luce che doni speranza anche ai più poveri di Aleppo, “Insieme si può…” si impegna al fianco di Padre Ibrahim per la costruzione di pannelli solari. Così, l’impegno per l’ambiente si incontra con quello per la pace, e perfino in una situazione drammatica come quella vissuta ad Aleppo si trovano soluzioni innovative e sostenibili per permettere alle vittime inermi di un conflitto ingiusto di tornare a vivere una vita più dignitosa, permettendo loro di scaldarsi, lavarsi e cucinare. Racconta, commosso, Padre Ibrahim: “Abbiamo potuto effettuare l’installazione per 8 famiglie, fra le più povere. Mai si sarebbero aspettati un intervento del genere, in un tempo dove l’elettricità arriva nei migliori casi 4 ore su 24 e dove il gasolio è assente, e non c’è per niente possibilità di acqua calda per anziani e bambini anche durante l’inverno. La gioia della sorpresa è stata così immensa nei loro cuori e si è riflessa in inni di lode al Signore e una preghiera per gli amici che pensano a loro in questo tempo molto difficile. Che il Signore vi riscaldi il cuore come state riscaldando il cuore voi a tanti dei più poveri!”.