Una Cooperativa al femminile per “camminare insieme”

Una stoffa colorata, fili di cotone, una manciata di semi e di perline, sottili strisce di carta riciclata, tante foglie di banano e tante donne… Ecco cosa si vede entrando nella sede della Cooperativa Wawoto Kacel (tradotto in italiano, “camminiamo insieme”) a Gulu, in Uganda.

La Cooperativa nasce nel 1997 e attualmente impiega 75 donne disabili, malate di Aids, rapite durante il periodo della guerra, tutte con una storia di vulnerabilità alle spalle. Il lavoro in questa Cooperativa permette loro di sentirsi unite, di condividere le proprie esperienze di vita, di non sentirsi sole e di avere la forza di affrontare le difficoltà della vita, ricevendo ascolto e aiuto.

Aiuto che deriva anche dal fatto di offrire loro un lavoro adeguato, in linea con lo spirito cooperativistico, e di conseguenza una fonte di guadagno dignitosa e sicura, con la quale poter affrontare le spese quotidiane e il mantenimento della propria famiglia: il cibo, la casa, ma soprattutto l’istruzione dei figli, per garantire loro gli strumenti per il futuro.

Ecco allora che la stoffa, i semi, le perline, la carta diventano tovaglie, tovagliette, borse, collane, braccialetti e orecchini originali e coloratissimi, oggetti che hanno un valore che va ben oltre al prezzo con cui vengono venduti: un valore immenso, che parla di dignità umana, di lavoro equamente retribuito, di cooperazione, di sostenibilità produttiva, di autonomia, di solidarietà e di riscatto sociale. Oggetti straordinari, come le donne che li hanno realizzati.

“Insieme si può” da sempre propone nei suoi mercatini e nell’esposizione permanente nella sede dell’Associazione i prodotti di questa Cooperativa, nella convinzione che, se nel tavolo di casa mettiamo una tovaglia colorata, non solo rendiamo la nostra casa più bella, ma sosteniamo il lavoro di queste donne speciali, portando il nostro mattoncino alla causa della costruzione di un mondo migliore. Wawoto Kacel!

Rita Battiston