Sosteno a Distanza in… Tanzania

Anche oggi Ester si è svegliata sulla sua stuoia di paglia, sotto un tetto di legno e lamiera realizzato dal padre con materiali di recupero. Accanto a lei suo fratello Edmond, più piccolo di due anni. Da mangiare non c’è nulla. La mamma è mancata da qualche mese, il padre anziano disoccupato e analfabeta riesce a procurare solo un pasto scarno al giorno.

Anche oggi Ester sarà sulle strade di Morogoro, a chiedere l’elemosina con il fratellino sulla schiena. Ma proprio oggi, la provvidenza ha fatto sì che il suo destino cambiasse.

Suor Caterina e suor Emilia della Casa di accoglienza di Morogoro, mentre al mercato acquistano frutta e verdura per la mensa, vedono Ester seduta all’ombra di un albero, ed Edmond che gioca sulla sabbia con un legnetto e delle pietre. Subito notano gli abiti sgualciti, il fisico deperito e lo sguardo spento. Si avvicinano e chiedono loro perché non sono a scuola, dove sono i loro genitori e perché sono lì da soli. Lo sguardo che Ester rivolge a suor Caterina le toglie ogni dubbio.

La Tanzania è tra i Paesi più poveri del mondo: oltre la metà della popolazione vive con meno di 2 euro al giorno, non è servita da corrente elettrica e non può accedere all’acqua potabile. Questi dati portano a un gravissimo problema, quello della salute. Il diritto fondamentale alla salute e alla cura è diventato un bene accessibile solo a pochi, causando un dilagare di gravi malattie come HIV-AIDS. La grande povertà provoca un grave analfabetismo e una diffusa disoccupazione, aumentando sempre più anche il numero dei bambini di strada.

La Casa di accoglienza delle Suore Collegine della Santa Famiglia rappresenta un posto sicuro sia per le bambine e le ragazze provenienti da situazioni familiari molto difficili che per quei bambini che, pur vivendo in famiglia, hanno bisogno di un accompagnamento scolastico. Ed è proprio qui che Ester e Edmond vengono accolti: con il consenso del padre, contento di poter vedere di nuovo i suoi figli sorridere, i due piccoli vivono in Casa di accoglienza e frequentano la scuola della missione.

Oggi Ester non deve più alzarsi per andare a chiedere l’elemosina.

Oggi Ester si alza per frequentare la scuola, avere un pasto completo, giocare con le sue compagne e costruire con le proprie forze il suo futuro.

Mariaclara Luongo – Responsabile progetti di Sostegno a Distanza di “Insieme si può…”