I miracoli accadono ancora in Uganda

Elisabetta, 5 anni, figlia di Francis e Sarah. Lui muratore, lei insegnante, quarta dei cinque figli della coppia, vivono insieme, lavorano entrambi, ma le loro risorse non riescono a soddisfare le esigenze di Elisabetta, nata con grossi disturbi generalizzati dello sviluppo tanto che non parla, non cammina, ha spesso crisi epilettiche e anche solo la luce del sole la rende sofferente, causandole anche lunghi periodi di depressione.

I genitori continuano a lavorare per tutte le necessità familiari, ma la mamma a un certo punto ha trovato il coraggio di aprirsi, di chiedere aiuto. Il fisico molto debole della figlia è diventato pesante da trasportare, nessun arto risponde ad alcun stimolo, la bambina non si esprime, solo lo sguardo fa capire alla madre il suo stato di tensione o di apparente tranquillità. La famiglia non ha i mezzi per visite specialistiche.

Il caso è stato presentato alla nostra attenzione, la bambina è stata portata al Corsu per un consulto: ha bisogno di una sedia
posturale che cambi la posizione del suo corpo, da sdraiato a seduto, e anche di una semplice carrozzina per disabili in modo da abituarla un po’ alla volta anche all’aria aperta; inoltre avrebbe bisogno di molta fisioterapia.

Il suggerimento è stato quello di far fare un corso alla mamma in modo tale che possa essere lei, una volta imparati i corretti movimenti, ad intervenire giornalmente sulla figlia.

È già stata comprata la carrozzina, che ha talmente commosso la madre tanto da farla piangere ininterrottamente, permettendole solo di pronunciare poche parole: “Ma allora i miracoli accadono ancora?”.

Cara Sarah, se per te questo è un miracolo allora sì, i miracoli accadono ancora!

 

Marilisa Battocchio
Responsabile progetti Kampala, Uganda