Al lavoro per la scuola di Bevovoka

Dalla metà del mese di giugno gli operai stanno lavorando a Bevovoka per l’ampliamento della scuola elementare, un nuovo edificio con tre aule, la segreteria e i bagni per gli alunni che va ad aggiungersi alla costruzione della scuola esistente, che con tre classi non è però più sufficiente a contenere tutti gli studenti.

Gli operai hanno subito iniziato a scavare un pozzo, perché nella vecchia scuola non c’è acqua. Dopo essere arrivati a 6 metri di profondità hanno trovato dell’acqua; bisogna però continuare a scavare perché non è sufficiente, la terra frana rendendo pericoloso il lavoro quindi si sono dovuti gettare i prismi forati di cemento armato che verranno inseriti nel pozzo per contenere la terra e, una volta seccati, poter continuare a scavare.

Oltre a questo, gli operai hanno edificato 4.000 tegole di cemento e 147 travi prefabbricate che sosterranno la soletta, ed ora stanno gettando le piastre di cemento armato su cui verranno posate le tegole. La prima settimana di agosto è stata tracciata la scuola e ora gli operai stanno scavando le fondazioni. Il terreno su cui è stata costruita la scuola è un terreno argilloso, per cui sono stati fatti dei fori nelle fondazioni a sezione quadrata di 15 cm e profondi 1,35 cm. In questi fori viene inserito un travetto di legno alto 2 mt; con una mazza viene picchiato leggermente il paletto, in seguito viene gettato del calcestruzzo nel foro fino alla superfice e subito viene picchiato il paletto con la mazza finché raggiunge il terreno solido. La parte del paletto che rimane esterno al foro viene tagliato.

Poi per coprire tutto il tetto della scuola occorreranno 484 lastre. Quattro operai in questi giorni stanno facendo questo lavoro, gettano 20 lastre ogni giorno e ne hanno edificate oltre 200. Il tetto della scuola, progettato dall’Ingegner Enrico Piubeni, è stato pensato in modo che possa essere smontato senza troppa difficoltà per poter, in seguito, alzare la scuola di un altro piano.

Sabato 8 agosto è stata posata la prima pietra! La cerimonia si è svolta alla presenza delle autorità di Marovoay: il sindaco, il deputato di Marovoay, il sottoprefetto e le autorità della scuola. Sono stati tutti molto contenti del lavoro che si sta realizzando e molto riconoscenti per l’opera che sta compiendo l’Associazione “Insieme si può…” di Belluno in questi anni a Marovoay.

Speriamo di poter proseguire questo lavoro senza impedimenti sino alla fine, perché la situazione del Coronavirus in Madagascar e a Marovoay sta peggiorando.

 

Maurizio Crespi
Responsabile progetti ISP Madagascar