La nascita, quella sera del 3 febbraio 1983

È una serata fredda e umida quella del 3 febbraio 1983 a Gron di Sospirolo, ma la cosa non scoraggia 7 amici a ritrovarsi per dare il via a un’iniziativa che avrebbe cambiato la vita di molte persone, sia qui che nei Paesi più poveri del mondo. Il luogo dell’incontro è l’abitazione di Mario e Paola che, avendo figli piccoli, non possono spostarsi altrove. Dopo il viaggio di volontariato in Uganda nel mese di luglio 1982, è nato in me il progetto di mettere in piedi un gruppo missionario, nel quale convogliare e organizzare le iniziative caritative già presenti in parrocchia, ma che operi anche con uno spirito del tutto nuovo. L’incontro, della durata di un paio d’ore, sancisce la costituzione del Gruppo Amici del Terzo Mondo, denominato “Insieme si può…”.

L’obiettivo sin da subito è ambizioso, ovvero costruire un mondo migliore attraverso l’informazione e la sensibilizzazione ai grandi problemi della fame, della povertà, della lebbra; la raccolta permanente di fondi da devolvere alla realizzazione di progetti di aiuto; l’impegno a non sprecare risorse quali cibo, acqua… Viene deciso che l’adesione al Gruppo comporta l’impegno a un’autotassazione mensile, quale segno e strumento di condivisione fraterna nei confronti di chi vive nella miseria. L’impegno è anche a non sprecare e, anzi, a organizzare quanto prima una raccolta continuativa di carta e ferro (allora non c’era la raccolta effettuata dal Comune).

D’accordo con il parroco don Sirio, si decide anche di presentare e di proporre l’adesione al Gruppo nel corso delle messe domenicali e attraverso la diffusione di un volantino. Si decide di coinvolgere da subito la vicina parrocchia di Sospirolo. Nel corso del mese successivo sono numerose le persone che aderiscono al Gruppo e a casa di Giovanni e Mirella vengono realizzati i primi cartelloni illustrativi. Partono anche le iniziative per raccogliere fondi: in Canal del Mis c’è la prima vendita di torte e in settembre il primo incontro degli iscritti e simpatizzanti, che si ripeterà poi ogni anno. Viene subito organizzata una raccolta continuativa di carta e successivamente anche di ferro.

Intanto la voce si sparge anche fuori parrocchia, e prima della fine dell’anno nascono altri 6 Gruppi. Il primo bilancio economico è di 11 milioni di lire, con i quali viene finanziata l’attività di don Vittorione in Africa, ma anche aiutata una persona disabile di Sedico in gravi difficoltà economiche.

Piergiorgio da Rold