Aiuto! Siamo 8 miliardi!

Nei giorni scorsi è stata divulgata la notizia che il pianeta ha superato gli 8 miliardi di abitanti. Unanime l’allarme. Siamo in troppi! Bisogna assolutamente limitare le nascite! Non ci sono cibo, acqua, energia, risorse per tutti!

In realtà quasi nessuno ha detto che il consumo di cibo, di acqua, di energia è a carico di circa il 20% della popolazione mondiale, cioè di 1,6 miliardi di persone, che poi sono per lo più quelli che vivono in Italia, in Europa, negli Stati Uniti, in Giappone e dei pochi ricchi che abitano negli altri Paesi più poveri. È evidente che, se tutti vivessero come noi, allora sì che sarebbe un bel problema!

La nostra società, basata sui consumi e sullo spreco, già oggi messa in crisi dal cambiamento climatico, sarebbe assolutamente insostenibile. Pensiamo per esempio all’Italia e al fatto che ogni giorno gettiamo via una quantità di cibo che potrebbe sfamare 40 milioni di persone.

Pensiamo alle immense risorse destinate alla produzione di armi e sottratte alla sanità, all’istruzione, allo sviluppo. Pensiamo che anche nelle nostre città sono circa 5 milioni coloro che non hanno più le risorse per acquistare cibo e devono ricorrere alle mense solidali e all’aiuto di associazioni benefiche.

Pensiamo che nel mondo, secondo i dati della FAO, ci sono circa 800 milioni di persone che non mangiano abbastanza e soffrono di malnutrizione. Se si mettessero in fila uno dietro l’altro, quella fila farebbe 20 volte il giro del mondo!

Pensiamo che, secondo l’Unicef, circa 25.000 bambini muoiono ogni giorno di fame. Questo è un dato terribile, scandaloso, che però facciamo fatica a comprendere. Proviamo allora a pensare che normalmente facciamo una media di 18 respiri al minuto. Questo significa che ogni giorno mediamente facciamo 18 x 60 x 24 = 25.920 respiri. Ebbene, ad ogni nostro respiro, in Afghanistan o in Siria, in Madagascar o in Uganda, in Sud Sudan o in Somalia un bambino muore di fame!

Eppure basterebbe così poco per risolvere il problema! Garantire un pasto giornaliero (un piatto di riso e fagioli) o una tazza di latte a un bambino malnutrito costa circa 0,5 euro. Questo significa che per garantire un pasto agli 800 milioni di affamati per un intero anno sarebbero necessari 0,5 x 365 x 800 milioni = 146 miliardi di euro.

Sembra una cifra molto grande. In realtà il problema si risolverebbe facilmente se quel 20% della popolazione mondiale (1,6 miliardi), che usa consuma e spreca l’80% di tutte le risorse, destinasse 90 euro all’anno, 0,25 euro al giorno, del proprio superfluo a chi muore di fame.

In attesa che i “grandi della Terra” si facciano carico di questo immenso problema, possiamo iniziare noi. “Insieme si può…” garantisce ogni anno cibo e latte a diverse migliaia di bambini in Africa, America Latina e Asia. Anche la donazione di 1 euro può fare la differenza per un bambino malnutrito.

È facile. Come respirare.

Piergiorgio Da Rold