Sally Booth è di origine inglese, ma ormai bellunese di adozione. Ha contribuito a far nascere il Gruppo Colibrì di Cirvoi – uno dei gruppi dei bambini dell’Associazione, di cui è poi diventata responsabile – colpita dall’entusiasmo di chi proponeva l’iniziativa, e il ritrovare quello stesso entusiasmo nei bambini che vi partecipano diventa il motore per continuare a impegnarsi per gli altri, facendo la propria parte per costruire un pezzetto di mondo migliore.

Presentati brevemente.
Sono Sally, sono nata a Huddersfield (Regno Unito) ma abito a Cirvoi, in Comune di Belluno, dal 1994 con la mia famiglia composta da mio marito Beppe e i nostri tre figli Paola, Michele e Giacomo. Insegno inglese soprattutto agli adulti, ma mi piace essere impegnata anche in qualche azione di volontariato per gli altri.

Come ti definiresti in tre parole?
Tre parole sono troppo poche! Ma direi disordinata, altruista e socievole.

Come definiresti ISP in tre parole?
Efficiente, famigliare e mondiale.

Come hai conosciuto ISP?
Edy (Battiston, vice presidente di ISP e referente dei Colibrì, i gruppi di bambini dell’associazione, ndr) è venuta a parlare perché voleva proporre di fondare un Gruppo Colibrì nella nostra zona. Sono rimasta colpita dal suo entusiasmo e dalle attività di Insieme si può. Il nostro cappellano don Bruno Soppelsa era partito da poco per l’Africa, e abbiamo iniziato raccogliendo soldi per la sua missione.

Cos’ha fatto veramente scoccare la “scintilla” dell’impegno concreto?
La “scintilla” è scoccata quando ho capito che anche le cose piccole e semplici possono veramente fare la differenza per qualcuno.

Qual è la “benzina” che nel tempo ha tenuto vivo quest’impegno?
L’entusiasmo dei bambini e degli adulti che collaborano col nostro Gruppo.

Da diversi anni sei appunto la responsabile del Gruppo dei Colibrì di Cirvoi, bambini che si impegnano in maniera a loro commisurata per i coetanei meno fortunati in varie parti del mondo e qui. Come si concretizza questo impegno?
Abbiamo vari progetti che portiamo avanti: durante il periodo che porta a Natale prepariamo oggetti da offrire in paese per sostenere un progetto di ISP; poi ci sono le pesche di beneficenza, che insieme ai Colibrì di Oltrardo e Limana organizziamo per la fiera di San Martino e altri eventi. Come Gruppo sosteniamo un bambino a distanza in Thailandia e queste iniziative servono per finanziare anche la sua crescita.

Quali iniziative avete in programma adesso?
Il 25 maggio qui a Cirvoi ci sarà la “Festa dei cortivi”, una bella manifestazione dove tutti i cortili della frazione si animano con diverse iniziative. Noi nel nostro cortile organizziamo la pesca di beneficenza, il mercatino dell’artigianato equo-solidale e proponiamo a tutti i bambini l’attività degli Ambasciatori dell’Acqua, per far capire l’importanza del diritto all’acqua sicura e pulita per tutti, in ogni parte del mondo.

Oltre alle azioni concrete viene svolto anche un grande lavoro di sensibilizzazione con i più piccoli, su grandi temi come le disuguaglianze nel mondo, il divario Nord-Sud, i diritti umani… Sono argomenti troppo difficili da comprendere per i bambini?
Ovviamente ogni argomento deve essere spiegato e presentato in modo semplice e adeguato, ma i bambini sono molto sensibili. Secondo me è importante che sappiano che nel mondo ci sono tanti bambini meno fortunati di loro.

Come può un bambino contribuire a costruire un mondo migliore?
Già da piccolo può imparare a condividere, a non sprecare e a collaborare con gli altri.

Cosa sogni per il futuro dei Colibrì?
Sogno tanti Gruppi Colibrì numerosi ed entusiasti, che portino avanti gli ideali del piccolo colibrì della storia, che goccia dopo goccia e insieme agli altri cuccioli di animali è riuscito a spegnere l’incendio nella foresta.

E per il futuro di Insieme si può?
Per il futuro di ISP il mio sogno è molto simile.

Per concludere, cosa significa per te essere ISP?
Per me essere ISP significa essere una piccola parte di una grande famiglia mondiale, e poter aiutare a costruire un mondo migliore!