LIGHT FOR LIFE

LUCE ED ENERGIA PER LA SALUTE IN SIRIA, UGANDA E CIAD

Il progetto “Light for Life”, reso possibile anche grazie al prezioso sostegno di Maratona dles Dolomites – Enel 2025, nasce dalla consapevolezza che, in molti contesti del Sud del mondo, l’accesso ai servizi sanitari di qualità è quasi sempre limitato da infrastrutture inadeguate e carenza di risorse. Conflitti, povertà estrema, limitato accesso a servizi: sono molti i contesti in cui una delle prime vittime è proprio il diritto alla salute. I progetti volti a promuovere l’uso di energie rinnovabili (che riducono l’impatto ambientale e assicurano soluzioni sostenibili nel lungo termine) e a garantire medicine e carburante per i mezzi di emergenza contribuiscono ad affrontare le sfide sanitarie nelle regioni più vulnerabili, migliorano le condizioni di salute di intere comunità, salvano vite umane.

Il nostro impegno

Nonostante il suo sottosuolo sia fra i più ricchi dell’intero continente africano, il CIAD si classifica 187° su 189 Paesi per Indice di Sviluppo Umano con un tasso allarmante di mortalità infantile tra la nascita e i 5 anni. In questo contesto, l’accesso alla salute non è un diritto di tutti, bensì un privilegio di pochi: nelle aree periferiche dove vivono le famiglie più vulnerabili la pressoché totale assenza dello stato ha portato alla mancanza di infrastrutture e strutture sanitarie. Perfino nella capitale N’djamena, solamente alcuni quartieri godono di accesso al sistema idrico ed elettrico, con gravi problematiche che ricadono sulle già scarsissime strutture medico-sanitarie. Proprio in un quartiere di emarginazione e fragilità sociale della città, i missionari comboniani stanno realizzando un centro medico, con particolare attenzione alla pediatria, per garantire il diritto alla salute a chi non ha i mezzi e le possibilità di permettersi cure sufficienti e dignitose. Desideriamo impegnarci nel rispondere a una richiesta di aiuto concreto: assicurare luce ed energia rinnovabile al Centro con l’installazione di pannelli solari. Prevediamo inoltre la dotazione di generatori per garantire la piena funzionalità del Centro, anche in caso di emergenze.

In UGANDA, purtroppo, la situazione nelle zone rurali e marginali non si discosta molto da quella evidenziata in Ciad. Il Centro medico di 3° livello ‘Mary Queen of Peace’ serve oltre 2.000 persone di un’area molto fragile e povera. Purtroppo, pur essendo dotato di un ecografo, non ha possibilità di offrire servizi che ne prevedano l’utilizzo a causa della mancanza di energia elettrica e di competenze professionali specifiche degli operatori. Poter offrire questo servizio peculiare e specializzato sarebbe davvero prezioso per prevenire, curare, salvare innumerevoli vite in particolare di mamme e bambini. Con questo progetto ci impegniamo così a fornire i pannelli solari per garantire al Centro luce ed energia e a formare un operatore del Centro medico nell’utilizzo dell’ecografo.

Infine desideriamo sostenere un progetto davvero cruciale in SIRIA, al fianco dell’organizzazione Support and Sustain for Children (SSCh). In un Paese devastato dal prolungarsi dei conflitti, oltre 16 milioni di persone vivono in gravi condizioni umanitarie e sono 2 milioni gli sfollati interni. Nella provincia di Azaz è sorto il campo di Bab Al Salaam, dove vivono più di 30.000 persone in condizioni di profonda prostrazione e povertà. Questo ed altre decine di campi della provincia accolgono centinaia di donne in gravidanza, malati, anziani e bambini che non possono in alcun modo raggiungere cliniche e ospedali. Ma dove la guerra distrugge la strada, la solidarietà costruisce una via. Così è nato il progetto dell’unità medica mobile che consente a un’equipe sanitaria con relativa attrezzatura medica di raggiungere i più fragili e dispersi che altrimenti sarebbero lasciati soli. Nel 2024, nel corso del primo anno di operatività, l’unità mobile ha raggiunto oltre 2’220 pazienti nel campo di Bab Al Salam e in altri 3 campi limitrofi alle porte di Aleppo. Per il 2025, grazie a “Light for life”, garantiremo un anno di funzionamento e instancabile impegno dell’automedica. Il progetto prevede anche l’assunzione di un’ostetrica per completare il team medico con lo scopo di ridurre la mortalità materna e migliorare la salute e il benessere delle donne in gravidanza e delle neomamme.

Il totale del progetto ammonta a 45.000€.

Settori:

Dove nel mondo: Siria, Uganda e Ciad

Scheda progetto dettagliata: scarica il documento

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