«A tre mesi dallo scoppio di un conflitto di cui non si intravede ancora la fine, la comunità internazionale assiste inerme, e inerte, all’immane catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza. La conta delle vittime tra i civili palestinesi è drammatica e il numero sembra essere destinato salire, come denunciano le organizzazioni umanitarie, che con enorme fatica e scarsi mezzi continuano a operare nella martoriata Striscia. La mancanza di sicurezza rende difficile la distribuzione di aiuti che non sono sufficienti a soddisfare gli enormi bisogni di una popolazione ormai allo stremo» riporta l’Istituto per gli Studi di politica Internazionale (ISPI), che aggiunge: «Sebbene l’ultima escalation sia concentrata sulla Striscia di Gaza, non si può non considerare che l’innalzamento della tensione nei mesi precedenti l’offensiva ha riguardato anche la Cisgiordania». Tra la popolazione Palestinese, dal 7 di ottobre 2023 al 7 di gennaio 2024 si contano oltre 22’000 morti (tra cui 9’000 bambini e oltre 5’000 donne) e oltre 57’000 feriti.

Il nostro impegno

Attraverso la partnership con l’associazione Al Quds, impegnata nella diffusione dei valori di uguaglianza e pace, e l’operato di un’assistente sociale residente a Betlemme raggiungiamo con aiuti e beni di prima necessità le famiglie palestinesi in difficoltà nel West Bank.

Settori:

Dove nel mondo: Gaza e Cisgiordania

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