Pillole di comunicazione per i progetti di ISP

“Nella vita è impossibile non comunicare” è il primo assioma della comunicazione, secondo il grande studioso Paul Watzlawick.

E come abbiamo visto durante il laboratorio di domenica 20 settembre è fondamentalmente vero. Esistono diversi tipi di comunicazione, che si muovono attraverso diversi canali, ma ognuno di loro segue un processo ben specifico: MITTENTE – MESSAGGIO – CANALE – DESTINATARIO (che condivide una CODICE con il mittente) – REAZIONE – RITORNO.

Per realizzare una buona campagna comunicativa è indispensabile seguire questo schema e studiare al meglio tutti i passaggi.
Con i vari gruppi ci siamo divertiti a pensare a delle brevi campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi per tre progetti reali di “Insieme si può…”: un progetto di autoimprenditorialità e microcredito in Uganda, la costruzione delle casette per le famiglie Dalit in India e la clinica in Afghanistan.
L’obiettivo del laboratorio era quello di uscire un po’ dagli schemi, di pensare a qualcosa di nuovo, diverso dalle pur sempre preziose strade “classiche” che percorreremmo per parlare del mondo di Insieme si può.

È stato importante dividere il lavoro tra persone, perché ideare e realizzare una campagna di comunicazione è un lavoro di gruppo, a cui bisogna partecipare tutti perché, oltre che alleggerire la mole di lavoro, c’è più fantasia.
C’è stato chi si è divertito a creare nuovi slogan, chi si è fatto più attento e mirato nel decidere dei nuovi canali di raccolta fondi, chi si è meravigliato per l’interesse dell’argomento e chi invece forse necessita di più tempo per scoprire questo mondo. L’importante però è stato vedere la passione e il grande cuore che tutti hanno messo nell’attività, mettendosi in gioco in prima persona e parlando delle proprie esperienze.

I cambiamenti non sono mai immediati, e scoprire cose nuove all’inizio risulta sempre un po’ difficile… Ma la cosa fondamentale che è emersa, secondo me, è che con la giusta dose di coraggio e di entusiasmo, e cooperando tutti quanti, il punto di forza rimane ancora questo: insieme si può costruire un mondo migliore!

Andrea Caldart