La scuola, il punto di partenza

Lavorare per gli Obiettivi 2030 per uno sviluppo sostenibile significa interessarsi dell’avvenire del pianeta e dell’umanità. Per iniziare nel presente la costruzione di un futuro migliore e sostenibile c’è un solo punto di partenza possibile: i bambini e l’educazione. Al contempo, se investire nell’istruzione è importante per il futuro della Terra e delle sue popolazioni, garantire il diritto allo studio a bambini e bambine di tutto il mondo non significa solo assicurare loro un domani di speranza, ma anche un presente di dignità. Per questo, “Insieme si può…” si impegna con numerosi progetti per contribuire ad assicurare un posto tra i banchi ad ogni bambino e bambina in Italia e in vari Paesi del Sud del Mondo.

In Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Uganda e Madagascar stiamo contribuendo a offrire agli studenti un luogo dignitoso e sicuro in cui studiare con la realizzazione di aule, bagni e latrine, cucine per la refezione scolastica e casette per gli insegnanti. In Uganda e Argentina, inoltre, sono attualmente in corso progetti per il rinnovo e la manutenzione di pozzi, pannelli solari e impianti elettrici, per dotare oltre 10 plessi scolastici di acqua ed energia. In Madagascar è stato consegnato il materiale scolastico ai bambini di tre scuole di villaggi remoti e svantaggiati.

Laddove, come in Uganda e in particolar modo in Karamoja, la mensa scolastica è l’unico momento quotidiano in cui bambini e ragazzi hanno accesso al cibo nell’arco dell’intera giornata, “Insieme si può…” provvede al rifornimento di riso, latte, mais, olio e sale, posho (la polenta locale) e fagioli. In contesti caratterizzati da malnutrizione e/o denutrizione, questi progetti di “Food for school” fungono da incentivo spesso determinante nel convincere i genitori a sostenere l’istruzione dei propri figli. Per garantire una maggiore sicurezza alimentare e una dieta alimentare più sana e varia, nell’ottica anche della sostenibilità nel tempo degli interventi realizzati, in numerose scuole del Karamoja lo staff della sede di Moroto di ISP si impegna nella formazione di alunni ed insegnanti in agricoltura sostenibile e nella realizzazione di orti scolastici e comunitari.

Con delle apposite borse di studio viene garantito l’accesso all’istruzione primaria, secondaria ed universitaria a decine di giovani di Brasile, Uganda, Afghanistan e Sud Sudan. Per garantire a tutti il diritto all’istruzione senza discriminazioni è spesso importante integrare una prospettiva di genere nei progetti realizzati, favorendo bambine e ragazze quali beneficiari degli interventi realizzati. È questo il caso dei progetti realizzati, ad esempio, in Afghanistan per l’alfabetizzazione di donne e bambine. Materiale scolastico e borse di studio (entrambi requisiti indispensabili per l’ammissione degli alunni nelle classi secondo i regolamenti ugandesi) sono stati garantiti anche alle 22 bambine riscattate da matrimoni forzati e mutilazioni genitali femminili in Karamoja, Nord Uganda. Investire nella perforazione di pozzi, come gli oltre 20 realizzati in Uganda dal 2021, ha a sua volta ricadute positive sull’istruzione (soprattutto di donne e ragazzine), riducendo il tempo e le energie richieste dal compito tradizionalmente affidato loro di reperire l’acqua per tutta la famiglia.

Le diverse e numerose attività realizzate in Italia e nel Mondo a favore dell’accesso universale all’istruzione sono rese possibili dalla collaborazione con partner e finanziatori come la Tavola Valdese, Costa Family Foundation, la Maratona dles Dolomites-Enel, e dall’aiuto e supporto di tanti che, come noi, credono che i bambini e la scuola siano il punto di partenza imprescindibile per la costruzione di un presente e di un futuro sostenibili.

Francesca Costantini – Responsabile progetti internazionali ISP