“La Povertà a Casa Nostra”: il 2018 a fianco delle famiglie in difficoltà

Anche nell’anno 2018 il progetto “La Povertà a Casa Nostra” ci ha visto impegnati nel dare un sostegno alle famiglie in difficoltà socio-economica residenti in Provincia di Belluno.

In particolare sono state seguiti 122 nuclei familiari, quasi tutti con figli a carico, alcuni con situazioni ulteriormente problematiche (malattia, disabilità, invalidità, donne sole, persone senza alloggio, vittime di violenza, ecc.) che aggravano la già difficile situazione economica derivante quasi sempre dalla mancanza di lavoro.

Gli aiuti che sono stati erogati hanno riguardato soprattutto le spese alimentari, le spese medico-sanitarie, le spese scolastiche e le spese relative alle utenze domestiche (luce e riscaldamento), per un totale di quasi 60.000 euro.

Ogni singolo caso viene valutato nella sua peculiarità, in collaborazione con i servizi sociali istituzionali e con la rete assistenziale che spesso si è creata, in modo da condividere i bisogni e gli obiettivi e da non sovrapporre gli interventi messi in atto.

Per quanto riguarda le famiglie sostenute, la situazione più diffusa è quella del capofamiglia di mezza età che ha perso il lavoro a causa della crisi e che fatica a trovarne altro per l’età avanzata e/o per mancanza di esperienza in ambiti diversi da quello in cui ha sempre operato. A queste difficoltà a volte si sommano anche i problemi di salute psicofisica di uno o più dei componenti, oltre che una sofferenza psicologica legata alla situazione di precarietà generale.

Fortunatamente al nostro fianco ci sono la Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina d’Ampezzo, che da anni promuove la campagna “La Povertà a Casa Nostra”, e tutti i Gruppi e i singoli donatori che decidono di sostenere questo progetto in favore delle famiglie locali.

Quello che cerchiamo di fare è di dare non solo un aiuto materiale, ma anche accoglienza e ascolto alle storie di vita di queste persone: storie che raccontano di mancanza di lavoro e spesso della perdita di speranza nel futuro, con conseguenti importanti problemi familiari e altri gravi disagi. L’obiettivo è promuovere queste persone e farle tornare al centro di un progetto di vita, aiutandole contemporaneamente nei bisogni quotidiani più essenziali
come cibo, salute, istruzione… Dignità.