La famiglia Barchet ha vinto l’IFA 2019 come donatore dell’anno

Si è tenuta mercoledì 15 maggio nell’importante cornice del Festival del Fundraising a Lazise sul Garda (cui prendono parte oltre 800 fundraiser) la premiazione dell’ottava edizione dell’Italian Fundraising Award, l’unico premio italiano dedicato a coloro che operano nella raccolta fondi. Per la categoria “donatore” è stata incoronata la storia della famiglia Barchet, una storia di “dono contagioso” che ha permesso di realizzare due pozzi in Uganda.

La famiglia Barchet, bellunese con 6 figli, è da sempre attiva in numerose reti di volontariato e realtà solidali del territorio.

Nel 2014 la loro vita intreccia “Insieme si può” quando la figlia Sara alle elementari assiste a un percorso di formazione sul tema dell’acqua: quanta ne abbiamo, quanta ne sprechiamo, come la mancanza di accesso all’acqua sia un problema per molti bambini del Sud del mondo. Ma, soprattutto, di quanto la soluzione possa essere “semplice”: realizzare dei pozzi!

Sara conosce la storia di Zaira, una ragazzina bellunese che ha deciso di impegnarsi a raccogliere i soldi per realizzarne uno e quello diviene anche il suo sogno: per raggiungerlo mette da parte i soldi delle paghette, rinuncia ad acquisti personali e chiede a tutti di trasformare eventuali regali in donazioni per il suo progetto.

Dopo alcuni anni di impegno, finalmente il suo sogno si realizza: il 17 aprile 2018 viene inaugurato il pozzo alla Wellstar Bride School di Mukono, in Uganda, per 210 bambini e ragazzi.

Ma il dono è contagioso: l’11 febbraio 2019 l’acqua sgorga da un altro pozzo per 1.135 bambini, ragazzi, e adulti della scuola e del villaggio di Kodonyo, in Karamoja. È il frutto dell’impegno di Nicola e Maria Elena, i genitori di Sara, che proprio sull’esempio della figlia hanno colto l’occasione del loro 30° anniversario di matrimonio per coinvolgere amici e parenti nel convertire i loro regali in offerte per la realizzazione di un nuovo pozzo.

 

 

«Restate nel dono, e guardatevi attorno. Tante volte ci preoccupiamo più delle cose che sono distanti, come può essere questo pozzo in Africa, ma nella nostra quotidianità ci accorgiamo che ci sono tantissime persone accanto a noi che hanno bisogno di un nostro aiuto. Iniziare ad aiutare vicino porta poi ad arrivare tanto lontano. E noi in 31 anni di matrimonio lo abbiamo scoperto». Con questo augurio, ricco di sincera commozione, Maria Elena Barchet ha voluto ringraziare i presenti alla serata di premiazione.

Come indicato anche nella motivazione del premio “la Famiglia Barchet rappresenta un esempio virtuoso di come il dono possa essere contagioso. Da una ragazza che, a dispetto dei luoghi comuni, ha saputo guardare lontano e mettersi in gioco in prima persona fino al coinvolgimento dell’intera famiglia in nuove avventure di dono. Il loro esempio dimostra che il dono può essere un potente strumento per annullare le distanze: quelle tra generazioni, tra persone geograficamente distanti e permette di costruire comunità in cui è desiderabile vivere”.