Il passaggio del testimone

Suor Aurora ha fatto parte della nostra famiglia di Insieme si può per diverso tempo, nel ruolo di responsabile del Sostegno a Distanza tra gli indios di Dourados, cittadina del Mato Grosso do Sul, in Brasile. Una donna energica, temeraria, appassionata della sua missione, affettuosa, sempre disponibile, che ha dedicato ogni fibra del suo essere al Bene del popolo indio.

La notizia che avrebbe lasciato la missione ci ha davvero rattristato, addolorato. Abbiamo subito pensato a Robson, il menino Jesus della sua vita, ai tanti bambini che sempre si stringevano intorno alla sua veste candida, alle donne che ha avviato ai corsi di cucito e di cucina, alle molte persone che hanno beneficiato della sua presenza. Abbiamo anche pensato a quanto le sia costata questa “obbedienza a Dio”, a quanta sofferenza avrà provato nel lasciare il suo popolo – inevitabile dopo molti anni trascorsi tra questa gente – ed egoisticamente ci siamo anche chiesti chi avrebbe preso il suo posto…

Un mese fa, lo scorso giugno, abbiamo avuto il privilegio di incontrare suor Melania, suora brasiliana, incaricata di gestire la missione della Consolata al posto di suor Aurora. L’accoglienza è stata straordinaria! Subito c’è stata empatia tra noi: immediatamente abbiamo trovato in lei i principi di Insieme si può!

Con una conoscenza profonda del popolo indio, in particolare delle etnie Guaranì, Kaiowã, Terena che popolano la riserva indigena di Dourados, ha preso in mano il testimone lasciato con grande fermezza e passione. La sua visione va verso uno sviluppo sostenibile, cercando di responsabilizzare, di inserire, di rendere autonomo un popolo da sempre emarginato. Non ha pregiudizi, non fa distinzione tra le religioni, non lascia indietro nessuno. Talvolta sospira, sembra quasi sopraffatta da quanto c’è da fare qui o dalle situazioni drammatiche di queste famiglie che non hanno più le loro radici, ma poi sorride e pragmatica, con una incrollabile fede, cerca la soluzione migliore. E agisce. Vediamo come, in poco tempo dalla sua introduzione, la gente la riconosca, l’abbracci, le sia già affezionata, la rispetti anche quando, risoluta, dice qualche “no”.

Per quanto sia stato difficile lasciar andare suor Aurora, possiamo dire che la missione è ancora in buone mani, mani instancabili, mani con i calli, ma anche mani che si uniscono in preghiera e che sanno offrire dolci carezze.

Edy Battiston – Referente progetti ISP in Brasile

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Torino, 29 giugno 2025

Carissimi amici e collaboratori dell’Associazione Insieme si può,

Carissimi benefattori, che attraverso questo meravigliosa Associazione ci raggiungete con la vostra generosità solidale per aiutarci a fare del bene,

sono suor Aurora, responsabile – fino al 12 maggio 2025 – del Centro di Formazione Indigena “Antonio Tonani” a Dourados, Brasile. Sottolineo questa data perché segna il momento in cui, per obbedienza, ho lasciato questa missione tanto impegnativa quanto appassionante tra i popoli indigeni, con destinazione Europa.

Vi confesso che il distacco non è stato facile, né per me né, tantomeno, per la mia gente, con la quale per 13 anni ho condiviso gioie e dolori, speranze e delusioni. Ma la vita religiosa missionaria è anche questo: essere pronte a donare la vita per la missione, ma sempre vigili e disponibili a “immolare il nostro Isacco” quando ci viene chiesto, certe che questa è la volontà di Colui che ha voluto scendere in campo con noi per soccorrere i suoi figli nel bisogno. E non importa dove, perché la missione è una questione di amore, di dono, di servizio, caratterizzata dalla gratuità e da un continuo esodo, soprattutto da noi stesse. È vero, il cuore piange, ma la gioia del “sì” rinnovato e accettato, ancora una volta, è infinitamente più grande. Ora la missione a Dourados continua, ben rafforzata dalla presenza di cinque sorelle, tutte animate dal desiderio di donarsi totalmente per il Regno. Di questo ringrazio infinitamente il Signore, e ognuna di loro.

Il motivo di queste righe nasce dal profondo del mio cuore, colmo di gratitudine e riconoscenza per ciascuno di voi. Grazie per la vostra pazienza. Grazie per la generosità e la fedeltà con cui avete sostenuto e reso possibile il Bene a molti livelli: nella promozione umana, nella formazione, nella restituzione di dignità a tanti fratelli e sorelle in situazione di vulnerabilità. Grazie a voi, molti sogni sono diventati realtà. Deus lhes pague!

Perdonate le ripetute sostituzioni dei bambini sostenuti, ma a volte sorgono situazioni impreviste che non si possono evitare. Ad esempio, famiglie con cui si era iniziato un cammino di accompagnamento e promozione, da un giorno all’altro spariscono. Dove, nessuno lo sa. Oppure una donna litiga con il marito, che ubriaco la picchia, e lei, con i figli, se ne va via. E purtroppo non sono casi isolati. Ci sono anche adolescenti con cui si era iniziato a sognare insieme, e che sembravano dare segni di speranza… Poi all’improvviso spariscono. Alla nostra preoccupazione, ci si sente rispondere: “casou e foi embora”, “si è sposata ed è andata via”, e spesso si tratta di ragazzine di 11 o 12 anni. Credetemi, ci vuole tempo per riprendersi da questi colpi. Ma la vita continua, e la speranza ci spinge a credere che il bene seminato darà frutto, prima o poi.

E quando, dopo qualche anno, te li ritrovi davanti alla porta a chiedere un tozzo di pane, magari con un bebè in braccio e distrutte in ogni senso, la gioia del ritorno è grande. Non si guarda più al passato. Come fa il Buon Pastore, non si punisce: si accoglie, e tanto basta. E, se serve, si carica quella pecora sulle spalle, perché il ritorno sia meno faticoso. Non si guarda alla colpa, ma alla debolezza. E si ricomincia un nuovo cammino, dove la speranza si rinnova e la nuova opportunità apre non solo una porta, ma spalanca il cuore. Grazie, perché la vostra comprensione mi è sempre stata di grande aiuto. Grazie di cuore.

Verso la fine di agosto partirò per Lisbona, in Portogallo, dove inizierò la mia nuova missione. Non so ancora cosa farò, ma so con certezza che, seguendo il mio Maestro, Lo amerò e Lo servirò nei fratelli e nelle sorelle che Egli metterà sul mio cammino. Sbirciando al passato, dico solo: GRAZIE! Guardando al futuro, ripeto: speranza e abbandono in Lui, che ancora oggi non cessa di meravigliarci. Dio ricompensi ciascuno di voi. Vi sentiate abbracciati dall’Amore infinito del Signore, con le Sue parole incomparabili: “Tutto quello che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l’avete fatto a me”. (Mt 25,40)

Con gratitudine, vi lascio il mio fraterno abbraccio e… Arrivederci a tutti in Portogallo! Dio vi benedica!

Con affetto e riconoscenza, Vostra sorella Suor Aurora Cossu, MC