Giocamondo a Pordenone
Si è conclusa la mostra “Giocamondo”, che si è tenuta nella Parrocchia del Sacro Cuore a Pordenone dal 6 al 26 ottobre: è stata una bella festa di bambini, attenti e curiosi di conoscere come giocano altri bambini nel mondo! Un’occasione per le scuole primarie e per i ragazzi del catechismo per una lezione fuori dai banchi, che ha superato le frontiere geografiche e culturali: nella mostra dei giocattoli del Sud del mondo, fatti con materiali di scarto, salvati dalla discarica, si sono rivitalizzati 230 giocattoli di una semplicità e di una bellezza unica, capaci di donare intime e intense gioie a chi li ha posseduti e ai visitatori.
Gli incontri con le classi, iniziati con un pensiero sul diritto al gioco dei bambini, hanno anche evidenziato altri diritti come il diritto alla vita, al cibo, allo studio, a essere tenuti in considerazione, e fornito ai piccoli visitatori l’occasione di pensare che la felicità non dipende dall’avere tanti giochi ma dall’apprezzare quello che si ha, per quanto piccolo e semplice sia. “Solo lo stupore conosce”, e così gli occhi dei bambini si sono illuminati al vedere giochi tanto semplici ma realizzati con ingegno e fantasia: costruzioni realizzate con lattine e filo di ferro, palloni con stracci che hanno animati accese partite di calcio, bambole di varie culture, oggetti in movimento hanno fatto dimenticare, come per magia, i loro giochi robotizzati, iper-tecnologici e i costosi giochi dei grandi magazzini.
I 360 bambini e il centinaio di adulti che hanno visitato la mostra, unica nel suo genere, sono tornati alle loro abitudini quotidiane più leggeri, più spensierati e desiderosi di essere protagonisti nel “fai da te”, riciclando. A conclusione di tutto è doveroso porgere un grazie alle maestre/i e alle catechiste che hanno saputo cogliere questa opportunità e condividerla con i propri alunni/e, e un grazie sincero all’associazione “Insieme si può…” di Belluno che ci ha fornito la sua raccolta di giocattoli trovati nei vari progetti di cooperazione in Africa, America Latina e Asia.
Luigi Caccia