Emergenza terremoto in Siria e Turchia

Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio, un sisma ha devastato un’estesa regione tra Turchia e Siria. Una catastrofe in cui si contano oltre 50.000 vittime in totale tra i due Paesi e centinaia di migliaia di feriti e persone che hanno perso tutto, trovandosi quindi senza un riparo, senza generi di prima necessità e assistenza sanitaria. In Siria, oltretutto, la popolazione si trovava già prima di questa ulteriore tragedia allo stremo delle forze, vittima di un violento conflitto decennale.

Siamo in contatto diretto con i missionari presenti ad Aleppo, con cui da diversi anni realizziamo progetti di sostegno alle famiglie più povere e alle vittime di guerra. Abbiamo ricevuto subito la richiesta di aiuto da Padre Bahjat e dalla volontaria Roula, impegnati giorno e notte sul campo. Nel seminterrato, dove solitamente si radunano i ragazzi per il doposcuola, hanno immediatamente trovato riparo moltissime famiglie, cristiani e musulmani. Ospitiamo ora circa 550 persone nelle due chiese e circa 2.000 nel seminario. Stiamo facendo di tutto per assicurare loro coperte per il freddo, letti, vestiti, pasti caldi, farmaci, ma ci stiamo impegnando anche con degli ingegneri per valutare i danni alle abitazioni e capirne l’agibilità”.

Abbiamo finora inviato 17.000 euro per i primissimi soccorsi e l’acquisto di beni di prima necessità, ma con il contributo di tutti vogliamo continuare a essere al fianco di chi soffre questa tragedia con ulteriori, urgenti aiuti, anche per tenere viva l’attenzione e non dimenticare queste persone.