Da oltre 30 anni il nostro impegno nella lotta alla fame e per la sicurezza alimentare

Da oltre 30 anni “Insieme si può…” si impegna per sconfiggere la fame in contesti di emergenza o di vulnerabilità di vari Paesi del Sud del Mondo, con programmi di educazione e sicurezza alimentare e di distribuzione di cibo e latte in polvere.

Tra questi, sono vari e numerosi i progetti che l’Associazione realizza per lottare contro la fame in zone di emergenza. In aree di conflitto come Siria, Afghanistan, Ucraina e Sud Sudan spesso vengono a mancare anche i beni più basici e necessari. È per questo che “Insieme si può…” si impegna in ciascuno di questi Paesi a raggiungere con pacchi alimentari e pasti caldi le famiglie di sfollati interni, le vittime di guerra e le centinaia di persone che affollano i campi profughi nelle zone di confine. Anche in risposta all’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, sono state avviate distribuzioni di cibo laddove le restrizioni e le conseguenze socio-economiche della pandemia si sono fatte più gravi. Beni essenziali come riso, farina, olio, uova, zucchero, latte in polvere sono stati infatti consegnati a famiglie, scuole, parrocchie, ospedali e orfanotrofi in Thailandia, India e Uganda.

Tra i progetti più storici dell’associazione, “RegaLatte” è nato per sfamare i bambini ugandesi malnutriti, orfani, malati o figli di madri sieropositive, che quindi non possono essere allattati. Negli anni sono migliaia i bambini in condizioni disperate a cui è stata garantita, con una tazza di latte al giorno, la possibilità di diventare grandi. Il progetto viene realizzato in collaborazione con ospedali, centri medici, orfanotrofi e scuole di tutto il Paese. Inoltre, con campagne di distribuzione realizzate anche grazie ai partner locali, beneficiarie delle distribuzioni di cibo e latte in polvere sono anche le famiglie più povere e vulnerabili del Paese.

Progetti di questo tipo sono fondamentali per garantire a bambini e famiglie non solo un futuro, ma anche e soprattutto un presente dignitoso. Laddove però, come in Uganda, la fame non è solamente la conseguenza di un’emergenza, quanto piuttosto un problema endemico del Paese o della regione, “Insieme si può…” si impegna al fianco di varie realtà locali in progetti che, una volta soddisfatto il bisogno immediato, mirano allo sviluppo nel lungo periodo dell’autosufficienza alimentare. Risulta infatti inevitabilmente necessario investire in una risposta alla fame che possa diventare risolutiva negli anni. In quest’ottica, l’Associazione promuove progetti di educazione e sicurezza alimentare, agroforestazione e buone pratiche di coltivazione, in Karamoja (regione del Nord del Paese, particolarmente povera ed arretrata) e in altre zone svantaggiate dell’Uganda.

Nella periferia di Antananarivo, capitale del Madagascar, “Insieme si può…” sostiene una mensa in cui due volte a settimana trovano cibo e ospitalità più di 400 persone, tra cui numerosi bambini, disabili, orfani e ragazze madri. A Marovoay invece, a Nord del Paese, grazie a Maurizio Crespi (referente locale dell’associazione) da anni sono attivi piccoli ma vitali programmi di aiuto immediato attraverso la distribuzione di cibo e latte in polvere per i numerosi casi di malnutrizione tra i bambini della zona. Inoltre, nella stessa cittadina malgascia, vi è una casa accoglienza dove si offrono cibo, ospitalità e cure a persone anziane e malate che sarebbero altrimenti sole e trascurate.

 

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