1.300kg di aiuti consegnati in Ucraina
Nella settimana tra il 24 e il 30 novembre, io e l’amico Giovanni Abriola abbiamo effettuato il sesto viaggio umanitario in Ucraina (il terzo quest’anno) per conto di “Insieme si può…”. Come nelle precedenti occasioni, la meta era la parrocchia di San Nicola a Kiev, dove opera il missionario Padre Pavlo Vyshkovskyi, ma questa volta ci siamo fermati anche nella città di Ternopil, colpita la notte del 20 novembre da una tempesta di missili russi che hanno causato 55 morti, centinaia di feriti e la perdita della casa per migliaia di persone.
Il furgone era stracarico di 5 generatori elettrici, 10 carrozzine (di cui 4 elettriche), viveri, scarpe e vestiti pesanti per bambini, materiale scolastico e sanitario (donato dalla scuola media di Rossano Veneto), più un calcetto (donato da Marta di Gron) destinato ai ragazzi che durante gli allarmi trascorrono la notte al sicuro nei sotterranei della cattedrale. In totale sono stati trasportati circa 1.300 kg di aiuti, per un valore stimato di 10.000 euro.
Di fronte ai palazzi di Ternopil sventrati dalle bombe e all’infinito numero di foto di militari e civili, vittime di questa assurga guerra, esposti in Piazza Maidan a Kiev, le fatiche e i pericoli del viaggio lungo 4.000 km spariscono per lasciare il posto alla soddisfazione di aver portato una sia pur piccola luce di speranza e di vicinanza a un popolo stremato da molti, troppi anni di guerra.
La cosa abbastanza singolare è che, così come era successo nei precedenti viaggi, nei giorni della nostra permanenza a Kiev nessun missile ha colpito la città, cosa che invece è avvenuta sia la notte prima del nostro arrivo che quella successiva alla nostra partenza.
Piergiorgio Da Rold