Scontrini

di Francesco De Bon

Mi piacerebbe pubblicare un libro senza testo, fatto solo di scontrini della spesa, magari intitolato proprio semplicemente “scontrini”. Il problema è trovare il tempo per scansionare e stampare gli oltre 13000 scontrini che conserviamo nelle schede dedicate alle famiglie locali che sosteniamo.

I papà e le mamme s’impegnano, infatti, a portarci gli scontrini della spesa che hanno fatto per la loro casa: alimentari soprattutto e poi medicine, trasporto scolastico, bombola del gas, legna… (il secondo volume si potrebbe intitolare “bollette” e sarebbe composto di 300 pagine, contando due bollette per pagina).

Mi piacerebbe farlo perché che si potesse vedere e toccare e leggere la vita quotidiana di chi con il nostro contributo mensile deve far tornare i conti a casa. Anche se, ovviamente, solo vedendo, toccando e leggendo direttamente gli scontrini stropicciati (spesso sporchi e puzzolenti) si riesce a fare esperienza concreta del significato che questi pezzi di carta assumono.

Mi piacerebbe condividere con voi il peso e il volume degli undici raccoglitori che contengono le schede di queste famiglie. Un pomeriggio li ho messi tutti sulla scrivania per spiegare il progetto ai Colibrì che sono venuti a trovarci in Ufficio. Le facce esterrefatte dei bambini e dei loro educatori mi hanno riportato alla realtà dolce-amara di un lavoro che qualche volta per autodifesa rischia di diventare “fredda quotidianità”. Undici raccoglitori sono proprio tanti!

Mi piacerebbe che questi scontrini ci aiutassero a capire meglio i numeri del 2014: 206 famiglie sostenute, 1318 accessi singoli, 115.082,04 euro (a cui vanno aggiunti i 39.031 euro che hanno destinato i singoli Gruppi alle famiglie del territorio in cui operano).

Insomma, mi piacerebbe pubblicare “Scontrini”, magari il tempo lo trovo. Poi, magari, lo regalo a Salvini.