Il nostro “principe libero” che non andrà mai in pensione

di Giorgio Roncada (Gruppo ISP Limana)

Sono sempre rimasto affascinato da Samuel Bellamy, figura romantica di pirata inglese ai Caraibi agli albori del 1700. Il suo equipaggio era composto in buona parte da neri nativi americani, tutti ex-schiavi a cui aveva ridato la libertà.

Rubava solo ai ricchi: per sé e i suoi uomini, questo va detto, ma ridava anche in buona parte ai poveri e ai bisognosi. Era noto per la misericordia e la generosità verso coloro che catturava. Dalla sua piccola flotta, famosa, divenne la sua dichiarazione di intenti (ripresa anche da Fabrizio De Andrè): “Io sono un principe libero, e ho tanta autorità di fare guerra al mondo intero quanta colui che ha cento navi in mare”.

Una dichiarazione nella quale vedo in qualche modo il nostro Pier Giorgio, per tutti noi PG. Un “principe libero”, la cui libertà deriva dal Vangelo, l’unico in grado di farci davvero uomini liberi, non servi cioè di noi stessi, del denaro, del potere, ma liberi a servizio della Giustizia. Sì, quella con la “G” maiuscola, quella di cui è permeato tutto il Vangelo (“cercate prima il regno di Dio e la sua Giustizia”).

PG è un “principe libero”, che sin da giovane ha iniziato la sua particolare guerra al mondo ed alle sue ingiustizie – che causano fame, morte e miseria – con la stessa autorità di colui che dispone di mezzi molto più grandi e potenti (e magari, come spesso accade, mal utilizzati); autorità che gli deriva dall’avere incarnato il messaggio evangelico e dal saperlo trasmettere con la sua testimonianza.

Lo slogan, la mission di Insieme si può è “costruire (insieme) un mondo migliore”… Quasi una follia! Come è possibile credere che sia davvero possibile, quando ci sembra che tutto concorra verso l’opposto? PG è uno di questi folli che ci crede, ed ha trascinato nella sua follia centinaia di persone. I risultati sono negli innumerevoli progetti che ISP ha realizzato in tanti anni e che qui non abbiamo spazio per ricordare.

Qui dobbiamo ricordare la follia contagiosa di PG, il quale sa che, anche se fosse riuscito ad aiutare uno solo dei tanti bisognosi che ha incontrato, sarebbe già stato un “mondo migliore”. È andato molto oltre, ma questo è quello che anima tutti noi di ISP: sapere che, per quanto poco possa sembrare quello che facciamo paragonato alla colossale ingiustizia planetaria e all’azione devastante di buona parte dell’umanità, stiamo giorno dopo giorno costruendo un mondo migliore, un mondo più giusto e di speranza per migliaia di persone.

PG è un visionario, uno di quelli che piacciono a Dio. PG è un cristiano che crede nella Provvidenza e dalla Provvidenza ottiene. PG è l’uomo che ha ricevuto in dono dal Creatore occhiali con lenti speciali, che aiutano
a vedere vicino ma anche lontano.

PG è l’uomo che al suo banchetto “invita poveri, storpi, ciechi e zoppi”.

PG ha raggiunto l’età della pensione dal lavoro, ma da questa particolare guerra alle ingiustizie del mondo non si va in pensione mai.

PG è molto più giovane, in questo senso, di tanti giovani, che non hanno purtroppo ancora trovato il perché della loro esistenza, ma che a lui possono ancora guardare come tanti di noi abbiamo fatto e facciamo.

PG è questa sorta di “pirata” che ci esorta a “rubare” al nostro egoismo per donare e condividere con chi non ha avuto la nostra fortuna.

PG è il nostro “principe libero”, libero da ogni affanno terreno e da ogni condizionamento, da ogni paura di non essere “politicamente corretto”, che continuerà con ISP la sua guerra alla ingiustizie del mondo sino alla fine. E noi saremo la sua piccola flotta, e insieme lotteremo per costruire un mondo migliore.