The boy with the bamboo heart

Il libro “Il ragazzo con il cuore di bambù”

“Il libro narra la vita di Amporn a partire dalla morte dei genitori quando aveva solo cinque anni; l’autore descrive gli anni passati a vivere di espedienti per le strade, la terribile esperienza di bambino soldato seguita dal tentativo di porre fine ad un’esistenza che sembrava essere caratterizzata solo da solitudine e sofferenza. (…) Arrivato alla pensione il Dr. Amporn guarda alla sua fortuna, costruita con tanti sforzi ed una fortissima determinazione. Sente però che la sofferenza patita nella sua vita può e deve avere un senso più alto, una dimensione di dono per gli altri, qualcosa che cambi davvero il mondo, cambiando la vita ad un bambino per volta.” Nasce così FORDEC, Fondazione per il recupero e lo sviluppo di bambini e delle loro famiglie.

“Si tratta di un libro profondamente intimo in cui l’autore mette a nudo pensieri ed emozioni molto profonde con una trasparenza ed una semplicità disarmanti.”

Con queste parole il nostro volontario storico Luigi Montanari descrive il libro di Amporn, da pochi giorni disponibile in Italiano presso la sede di “Insieme si può…” a Ponte nelle Alpi, Belluno.

Il Dr.Amporn ha rinunciato a tutti i diritti d’autore, a favore della raccolta fondi per i progetti realizzati con “Insieme si può…” in Thailandia.

Un incontro provvidenziale 

“L’incontro con una persone sconosciuta può essere casuale, fortuito, imprevisto e, in qualche caso, provvidenziale. Per te, per lui e per molte altre persone. È questo sicuramente il caso dell’incontro tra il Dr. Amporn Wathanavongs e l’Associazione Gruppi “insieme si può…”.

Tutto ha inizio dopo un viaggio missionario in Thailandia organizzato dal Centro Missionario di Belluno. Il resoconto del viaggio, pubblicato sul giornale diocesano, aveva attirato l’attenzione di Roberto Garbuio, famoso pasticciere di Feltre che era reduce anche lui da un viaggio turistico effettuato con la moglie nel paese asiatico. Girovagando per Bangkok si erano ritrovati davanti alla sede di Fordec, un’associazione che assisteva bambini poveri della capitale. Entrati, avevano fatto conoscenza con il suo fondatore ed erano rimasti profondamente colpiti dalla sua storia e da quello che era riuscito ad organizzare. Rientrato in Italia, Roberto aveva iniziato a darsi da fare per raccogliere fondi per finanziare le tante attività a favore dei bambini più poveri ed era maturata anche l’idea di invitare il Dr. Amporn in Italia.

Contagiati dal suo entusiasmo, anche “Insieme si può…” aveva aderito all’iniziativa e l’incontro con il Dr. Amporn e Julie, la sua vulcanica assistente, ha dato immediatamente il via a tutta una serie di iniziative volte a far conoscere e sostenere le attività di Fordec in Thailandia a favore di bambini orfani o provenienti da famiglie in difficoltà. Era il 2003 e da allora la collaborazione con il Dr. Amporn si è estesa dal settore alimentare a quello scolastico, sanitario, abitativo con la ristrutturazione di casette nelle bidonville e ha visto anche l’invio di numerosi volontari che hanno condiviso per qualche periodo l’esperienza di vicinanza con le persone assistite quotidianamente da Fordec.”
Piergiorgio Da Rold, fondatore di “Insieme si può…”

 

Come sostenere l’impegno di “Insieme si può…” e FORDEC in Thailandia

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Le testimonianze dei volontari che hanno incontrato “il ragazzo con il cuore di bambù”

“Era come stare in mezzo a tanti piccoli raggi di sole – sempre in movimento, sempre entusiasti, mai diffidenti o sulla difensiva; anzi, si vedeva che si sentivano nel posto più bello del mondo, e per loro chiunque vi mettesse piede ne diventava parte. Sicuramente non è stata un’esperienza facile, ma del Daycare Centre non ho altro che ricordi meravigliosi!”
Chiara Galli
 

“Siamo stati accolti a FORDEC nel 2017, durante un lungo viaggio per il mondo con nostro figlio di tre anni; l’accoglienza del signor Amporn, di Julie e di tutte le altre collaboratrici, delle insegnanti e di tutto il personale della scuola sono stati l’elemento più caratteristico del nostro soggiorno in Thailandia. Abbiamo provato sulla nostra pelle un immenso affetto, un’immensa ra per tutti i piccoli aspetti della vita di noi ospiti volontari e dei piccoli alunni;visto con i nostri occhi come giorno dopo giorno tutto il personale si adopera per la migliore riuscita di questo splendido progetto, sempre con una gentilezza infinita che ha reso le nostre sei settimane davvero meravigliose! Nonostante gli anni passati ci portiamo sempre nel cuore questo affetto e questo calore, e non vediamo l’ora di tornare!!”
Elia, Jacopo e Francesca 

 

 

“FORDEC è stata una parte fondamentale della nostra vita quotidiana durante i due anni trascorsi in Thailandia. Abbiamo avuto l’onore di condividere molti momenti con l’incredibile Dr. Amporn, l’energica Julie e tutto il loro staff, che ci hanno trasmesso la loro passi one e devozione verso la missione di FORDEC. Indimenticabili sono stati i momenti di gioco e di scambio con tutti i meravigliosi bambini al DayCare Center.
Ci siamo resi utili durante gli eventi, nella distribuzione di cibo, nelle attività con i bambini, nelle visite alle famiglie e nella redazione dei report dei bambini supportati dalle famiglie di ISP. È stato emozionante conoscere di persona i bambini e sapere che avevano un legame diretto con le famiglie di Belluno. FORDEC ci ha permesso di conoscere Bangkok in tutte le sue sfaccettature, non solo quelle privilegiate e sfarzose dei grattacieli, ma anche quelle di pura povertà. Saremo sempre grati a FORDEC per questo, e tutte le esperienze condivise rimarranno nei nostri cuori per sempre.”
Marianna e Giacomo

 

“FORDEC è stata un’esperienza che mai dimenticherò. Fin dal primo incontro sono stata travolta dall’incredibile esplosione di vitalità, puro amore, spontaneità e allegria dei bambini che ho incontrato. Mi hanno accolta con curiosità ed affetto sincero, regalandomi abbracci e grandi sorrisi, dimostrando fiducia e apertura nei miei confronti. Nonostante questo va però ricordato che la maggior parte di loro vive in situazioni socio-economiche molto difficili, spesso in famiglie in cui mancano uno o entrambi i genitori e la povertà è all’ordine del giorno. Grazie al solo sostegno di donazioni da parte di associazioni e privati, FORDEC garantisce un servizio di pre-scuola giornaliero e si assicura che i bambini possano avere cibo e cure mediche durante tutto l’anno, intervenendo prontamente in caso di necessità.”
Martina