Un abbraccio in questo Natale

Come tutti gli anni arriviamo in ritardo e impreparati a questo appuntamento, immersi come siamo nei nostri affanni quotidiani e nei nostri pensieri spesso contorti… Sentiamo arrivare il Natale perché, se ci guardiamo intorno, vediamo luci colorate che segnano il ritmo delle piazze e delle strade, sentiamo profumi di dolci che solo in questo periodo permeano l’aria e ascoltiamo, spesso distratti, musiche antiche e tradizionali che solo in questi pochi giorni riescono a superare i rumori della banalità…

Fra qualche settimana poi ci scambieremo anche gli auguri e allora sarà già tutto finito, e tornerà subito il tran tran quotidiano che si riprenderà le nostre vite… Allora a cosa servito quest’anno il Natale?

Abbracci… Abbracci… Mai come quest’anno abbiamo bisogno di dare e ricevere abbracci. Abbracciare qualcuno significa accogliersi, entrare nella vita dell’altro, farsi fratello, sorella, del prossimo: perché quando abbracci, almeno secondo me, entri con il cuore nell’altra persona. Non puoi abbracciare qualcuno se non ti senti in sintonia con lui, non è come lo scambio, a volte frettoloso, di auguri con le mani che quasi non si toccano.

Abbracciamo perciò in questi giorni… Abbracciamo persone vicine e lontane, parenti e frequentatori della nostra quotidianità… Abbracciamo anche le persone che hanno bisogno del nostro affetto, del nostro calore, e anche le situazioni e le condizioni che vogliamo cambiare, perché per cambiarle dobbiamo entrarci dentro.

Perché il 25 dicembre è l’abbraccio del Padre con l’umanità, la voglia di cambiare il mondo con il sorriso di un Bambino. Buon Natale a tutti, e un abbraccio per rendere il mondo un posto migliore, a cominciare da noi.

Daniele De Dea – Presidente Associazione Gruppi “Insieme si può…” onlus ONG