
UNA SCUOLA PER I BAMBINI DI BISSI-MAFOU
Costruzione di 3 aule per villaggi poveri e remoti del Ciad
Negli ultimi dati resi noti dalle Nazioni Unite (ONU), il Ciad si classifica 187° su 189 Paesi per Indice di Sviluppo Umano, con tassi particolarmente preoccupanti di mortalità infantile alla nascita e tra i 0 e 5 anni. Nel 2019, il Ciad si è qualificato quale Paese con il tasso di alfabetizzazione peggiore del mondo (secondo i dati delle Nazioni Unite), ossia 156° su 156 paesi con valori di 31% per gli uomini e 14% per le donne alfabetizzati.
Nonostante i progressi fatti nell’ultimo ventennio e il miglioramento del tasso di scolarizzazione (soprattutto alle scuole primarie), il sistema educativo ciadiano è infatti tuttora assai fragile e deve affrontare molteplici problemi, tra cui: basso investimento pubblico, precarietà di molte infrastrutture scolastiche (scuole realizzate con la paglia o altri materiali deperibili, assenza di acqua e servizi igienici) e la conseguente interruzione dei corsi in caso d’intemperie. A tutto ciò, si associano anche la diffusa povertà (che impedisce alle famiglie di farsi carico delle spese per la scolarizzazione dei figli) e la considerazione dei figli come manodopera in grado di aiutare le famiglie nei lavori quotidiani che riduce numerosi minori a merce di scambio: un figlio a servizio di un allevatore, in cambio di due vitelli da lavoro. Altri ostacoli sono i matrimoni e le gravidanze precoci, nonché la disparità di genere che non favorisce la scolarizzazione femminile e, in ogni caso, penalizza l’accesso delle ragazze ai livelli più alti d’insegnamento.
Il nostro impegno
La gravità della mancanza di educazione e alfabetizzazione in Ciad indica l’urgenza e l’importanza di interventi volti a garantire a tutti i bambini e le bambine del Paese la possibilità di andare a scuola. Costruire scuole in contesti remoti e svantaggiati, in Paesi con i peggiori tassi al Mondo di sviluppo umano e povertà, significa porre le fondamenta perché i giovani studenti possano essere protagonisti di un presente e un futuro di opportunità, riscatto e speranza.
Per questo, in collaborazione con i missionari Fidei Donum di Novara, Insieme si può… si impegna nella costruzione di 3 aule per una scuola primaria che ospita circa 338 alunni di villaggi particolarmente poveri del sud-ovest del Paese, a Bissi Mafou. Qui, l’economia è di sussistenza e l’attività prevalentemente agricola. Le stagioni sono fondamentalmente 2: la secca e la piovosa. Durante la stagione secca, gli abitanti del luogo sono costretti a fare anche 3, 4 km per trovare un pozzo con dell’acqua. Durante la stagione delle piogge si riempiono i torrenti, si formano dei laghetti e tutto diventa un acquitrino. È quella che viene chiamata savana alluvionale. Le dure condizioni metereologiche e morfologiche rende per la gran parte dell’anno particolarmente difficile offrire un’istruzione all’ombra di un albero, come fatto finora in mancanza di una struttura adeguata.
Grande valore aggiunto del progetto è il contributo della comunità locale beneficiaria alla realizzazione dello stesso, per mezzo sia di offerta di manodopera che di fabbricazione di mattoni e materiale edilizio.
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